martedì 18 dicembre 2007

Last Tango in Paris.

O se preferite ultimo giorno a Fort Worth. Ci siamo: è finita, MiKo went to Texas, si torna a casa. Domani. Prima devo completare i bagagli e mettere tutti gli oggetti di casa negli scatoloni, pronti per essere restituiti. Poi, considerando che sia il fudo che gli Z sono partiti stamattina, la lunga attesa. Arrivo giovedì sera. Venerdì mattina, finalmente, potrò andare in un bar e chiedere un caffè. E ottenere un caffè. Tornerò in una casa dalle dimensioni di una casa (tranne il letto, che per uno strano fenomeno si restringerà). Tornerò a ordinare gamberi per ottenere gamberi che non siano avvolti nel bacon e jalapenos.
Eccetera eccetera.
Per quanto riguarda il blog, credo che, non essendo più MiKo in Texas, si chiuderà. Questo è il mio ultimo post salvo ripensamenti. Fatta eccezione per il filmato del viaggio in New Mexico che devo ancora preparare. Grazie a tutti voi che mi avete seguito, avete partecipato e mi avete tenuto compagnia. Grazie ai bruchi, alle bistecche, alle patatone e al tempo folle. Ciao ciao Texas, io torno a casa.

Stay well,
M

PS (non poteva certo mancare): ho deciso, per una volta, di aprire i commenti a tutti. Almeno per qualche giorno. Commentate abbondantemente e liberamente, ma non abusate della vostra libertà, senno' vi chiudo come Luttazzi.

giovedì 13 dicembre 2007

12 ore.

12 Ore all'università. Che vogliono dire 14 fuori casa. Sono sfatto. Ed ho fantastiliardi di cose da fare. Oggi è cominciata ufficialmente la fine della mia permanenza taxana: ho finito di fare esami e probabilmente sono stato per l'ultima volta all'università. Comincia la sfilza di "per l'ultima volta", ma il mio rientro è ancora distante. Un numero a tre cifre di esami da correggere e registrare, voti da calcolare e registrare, pacchi da spedire, banca, regali da comprare, bagagli da fare, cercare di avere il rimborso delle tasse, un articolo da mettere a posto e in tutto questo bisognerebbe anche pensare alla matematica. Argh. Non aggiungo altro.
Sbfadfdksjvhab clioninagdsukjzbnxiaufkglfksghbu,
M

martedì 11 dicembre 2007

I&W

The trapeze swinger.

Please, remember me
Happily
By the rosebush laughing
With bruises on my chin
The time when
We counted every black car passing
Your house beneath the hill
And up until
Someone caught us in the kitchen
With maps, a mountain range,
A piggy bank
A vision too removed to mention
But

Please, remember me
Fondly
I heard from someone you're still pretty
And then
They went on to say
That the pearly gates
Had some eloquent graffiti
Like 'We'll meet again'
And 'Fuck the man'
And 'Tell my mother not to worry'
And angels with their gray
Handshakes
Were always done in such a hurry
And

Please, remember me
At Halloween
Making fools of all the neighbors
Our faces painted white
By midnight
We'd forgotten one another
And when the morning came
I was ashamed
Only now it seems so silly
That season left the world
And then returned
And now you're lit up by the city
So

Please, remember me
Mistakenly
In the window of the tallest tower call
Then pass us by
But much too high
To see the empty road at happy hour
Leave and resonate
Just like the gates
Around the holy kingdom
With words like 'Lost and Found' and 'Don't Look Down'
And 'Someone Save Temptation'
And

Please, remember me
As in the dream
We had as rug-burned babies
Among the fallen trees
And fast asleep
Aside the lions and the ladies
That called you what you like
And even might
Give a gift for your behavior
A fleeting chance to see
A trapeze
Swing as high as any savior
But

Please, remember me
My misery
And how it lost me all I wanted
Those dogs that love the rain
And chasing trains
The colored birds above there running
In circles round the well
And where it spells
On the wall behind St. Peter's
So bright with cinder gray
And spray paint
'Who the hell can see forever?'
And

Please, remember me
Seldomly
In the car behind the carnival
My hand between your knees
You turn from me
And said 'The trapeze act was wonderful
But never meant to last'
The clown that passed
Saw me just come up with anger
When it filled with circus dogs
The parking lot
Had an element of danger
So

Please, remember me
Finally
And all my uphill clawing
My dear
But if i make
The pearly gates
Do my best to make a drawing
Of God and Lucifer
A boy and girl
An angel kissin on a sinner
A monkey and a man
A marching band
All around the frightened trapeze swingers

domenica 9 dicembre 2007

Halloween...

Ma come, direte voi, Halloween il 9 dicembre? Tranquilli, miei cari lettori, non sono ucito di senno a furia di sbalzi termici (oggi viaggiamo sotto i 5 gradi, l'altro ieri 27): ho solo, dopo molto lavoro concluso il filmato di Halloween. Ora posso finalmente dedicarmi alle foto del viaggio. Mi raccomando, guardatelo tutti e guardatelo tutto, che mi è costato parecchia fatica e una sorta di alienazione musicale.
Enjoy,
M



sabato 8 dicembre 2007

Memento.

Era una serata insolitamente calda. Mark era lì al buio e lo aspettava.
Una giornata faticosa, piena di impegni. Il servizio fotografico, gli autografi, lo studio. Saltare la cena per salutare il bambino prima che vada a dormire.

Lo scorso ottbre nemmeno ho potuto provarci. Mi è già sfuggito una volta, oggi. Ma stavolta no. Sono deciso. Anche il Piccolo Popolo non prova più a fermarmi. Troppo tempo sono stato qui ad aspettare, non fallirò. Holden, la gran parte di me, non lo avrebbe fatto. Ma io ho qualcosa in più, una piccola parte di me è il Diavolo. E il Diavolo mi ha dato la forza di farlo. Nessuno ha il diritto di dire le cose che lui ha detto su Dio, Cristo e tutto il resto. Nemmeno lui.

C'è qualcuno. Meglio affrettarsi. Prima lei.

Eccoli. Eccola. Eccolo. Lo chiamo.

Sangue. Devo raggiungere il portiere.
-I'm shot.


Fatto. Non è stato difficile. Aspetterò qui, mi metto a leggere.

-Do you know what you've done?
-I just shot John Lennon.


27 anni fa moriva più o meno così John Lennon (perdonate lo stile, ma mi andava di scriverlo in questo modo e i fatti sono tutti abbastanza veri). Ucciso da Mark Chapman, di Fort Worth, Texas. Mark era stato un gran fan dei Beatles e di Lennon in particolare, ma tanti anni prima una dichiarazione di John riportata da un giornale per teenager statunitensi lo aveva fatto arrabbiare parecchio. E con lui tanti, tanti Americani si erano arrabbiati.

"Christianity will go. It will vanish and shrink.... I don't know what will go first, rock 'n' roll or Christianity. We're more popular than Jesus now. Jesus was all right, but his disciples were thick and ordinary. It's them twisting it that ruins it for me."

Detta così, non stupisce che la cosa abbia suscitato tanto clamore, eppure... Eppure il giornaletto americano stava estrapolando una frase pubblicata mesi prima su una rivista inglese. Dunque la cosa era stata già pubblicata, ma per qualche motivo non c'erano state reazioni di alcun tipo. Perché? Perché quella frase aveva un contesto, e una lunga intervista intorno. John non stava glorificando i Beatles. Si stava rammaricando del fatto che in Inghilterra (non negli USA) la religione stesse diventando così marginale che addirittura i Beatles stavano diventando più popolari di Gesù. John era senza dubbio un provocatore e in molti aspetti un po' ingenuo, ma nel caso specifico non aveva nessuna intenzione di scatenare il putiferio che ne seguì (e che infatti non si era scatenato con la pubblicazione dell'articolo originale). Era il 1966 e i Beatles erano in tour negli Stati Uniti, nella cosiddetta "Bible Belt". La reazione fu enorme, membri del KKK cercarono di impedire i concerti dei Fab Four. Lennon convocò una conferenza stampa, cercò di chiarire l'errore e, pur non sentendo di aver fatto nulla di male, si scusò per placare gli animi. Il Vaticano si dichiarò soddisfatto delle scuse, ma altri non lo perdonarono mai, e quelli furono gli ultimi concerti dei Beatles negli USA. Tra quelli che non lo perdonarono ci fu Mark Chapman.
Come si dice: ne uccide più la penna che la spada.

Imagine,
M

mercoledì 5 dicembre 2007

Marsapartheid.

Signore e signori, il Congresso sta varando la sua prima legge razziale. Uomini e Marziani non si devono mischiare. Gli umani sono banditi da Marte fino a nuovo ordine. Sono impazzito all'improvviso? Non proprio, non io almeno. Ho solo scoperto che qualche mese fa la House of Representatives ha passato una mozione in cui il finanziamento alla NASA viene concesso,

Provided, That none of the funds under this heading shall be used for any research, development, or demonstration activities related exclusively to the human exploration of Mars.

Non ho indagato i perché e i percome ed in ogni caso la legge non è ancora definitiva, ma la notizia mi ha lasciato alquanto perplesso...
Maggiori informazioni le potete trovare qui.
Hasta el Marte,
Siempre!
M

lunedì 3 dicembre 2007

Are you enjoying the weather rollercoaster?

Ma che bellezza! 21 gradi (centigradi) di sbalzo termico in un solo giorno: minima 3, massima 24. Come dire dalla maglietta al piumino in poche ore. Ad avercelo il piumino. La frase del titolo me l'ha detta un vicino di studio qualche settimana fa, dopo l'ennesima inversione ad U del locale clima. Da allora abbiamo avuto caldo, poi freddo, poi caldo, poi freddissimo, poi caldo e pioggia, poi freddo, poi caldo ed adesso di nuovo freddo. Altra citazione al riguardo: "Texas thinks to be in the wrong hemisphere". Era pieno novembre e stavamo in pantaloncini corti e maglietta. Tre giorni dopo siamo scesi sotto zero. Qui sì che bisogna vestirsi "a cipolla": metti sciarpa, guanti e cappello, ma non dimenticare il costume da bagno sotto. Anzi la sciarpa è meglio di no, che non la USA nessuno. Se ti capita la mattina alle sette meno dieci di farti vedere in giro a piedi, con la sciarpa e le mani in tasca che cammini guardando dritto davanti a te potrebbero pensare male e chiamare la polizia. Fortunatamente si sono limitati a cambiare lato della strada; in più il Z li conosceva e ha potuto spiegar loro che non eravamo pericolosi. Non ci resta che accendere le stufe e, soprattutto, il forno per scaldarci. Probabilmente domani toccherà ai condizionatori.
Parlando di temperature: vi siete mai chiesti come funziona la scala Farhenheit? Il nostro bravo scienziato ha deciso di usare come punti fissi: la temperatura di congelamento di una mistura di acqua e cloruro d'ammonio (e perché? Chi lo sa, ma almeno è effettivamente un punto fisso) e, rullo di tamburi, LA TEMPERATURA DI FUSIONE DEL BURRO! Ma che razza di idea è? Ma ti sembra un buon concetto di temperatura fissa? Ok, altri sostengono che in realtà i 100 gradi fossero la sua temperatura corporea, ma a parte essere meno pittoresca come cosa non migliora di certo la sua posizione. Come dire che il nostro eroe ha, sì, inventato il termometro a mercurio, ma poi non aveva idea di come usarlo. Ed ora la domanda nasce spontanea: quale popolo dalla mente contorta potrebbe mai decidere di adottare e sostenere fermamente l'utilizzo di una scala di temperature così perversa? Hint: sono "tutti intorno a me". Voglio dire: alla corte di Pietro il Grande, De L'Isle inventò una scala di temperature che andava al contrario (temperature più alte=più freddo), tanto era comoda che l'avranno usata lui e suo fratello. Per quale motivo, invece, qui devo sapere che se ho la febbre posso fondere il burro per l'apple pie tenendolo sulla fronte? E vabbe', non dimentichiamoci che qui c'è una distinzione tra once fluide e once "dry", che ci sono 12 pollici in un piede, ma di solito si va avanti con multipli di 16 e che l'acro è l'area di un rettangolo di lati 22 e 220 iarde (ovvero un quadrato di area un acro ha il lato di 22 iarde per la radice quadrata di 10, più chiaro di così...) o una catena per un furlong, se preferite. In compenso, però, potete fare un rettangolo di un pollice per 99 miglia ed ha area esattamente un acro. Potrebbe sempre essere utile. Siete confusi? Beh, non è un caso che poi le missioni spaziali falliscano perché il resto del mondo ha la spiacevole tendenza ad usare il sistema metrico decimale. Pensate che a Porto Rico, per maggiore chiarezza mettono i limiti di velocità in miglia orarie, ma le distanze in chilometri. Così arrivate molto prima di quanto vi aspettate. A confronto il vecchio sistema monetario inglese era quasi comprensibile. Per chi volesse ripetere, comunque, segnalo la pagina di wikipedia. E vi comunico che nel nostro ultimo viaggio siamo spesso andati a più di 2000 furlong per millifortnight. L'ebbrezza della velocità...
Stay tuned,
M