martedì 18 settembre 2007

Le invasioni barbariche.

E così questo martedì è arrivato e (quasi) passato, ed ho fatto le mie prime lezioni. Prima le informazioni di servizio: da un paio di giorni ho riavuto la mia valigia, nonostante la British Airways, che non avendo consultato il proprio servizio online (cosa che per fortuna avevo fatto io) riteneva di averla persa. Domenica scorsa sono stato a Downtown per fare un po' di shopping; ho trovato solo banche e posti in cui mangiare, il tutto alla comoda distanza da casa di 40-50 minuti a piedi. HO FINALMENTE INTERNET DENTRO CASA! Grazie alla modica spesa di 100$, adesso sono in grado di consultare la posta dalla mia scrivania (anche se la possibilità di controllarla in giardino ovviamente rimane), nonché di mostrare via skype a chi fosse interessato le meraviglie del mio bagno violetto.
Si diceva delle lezioni: per chi si fosse messo in ascolto solo ora, ho due corsi; il primo formato da 67 noiosi ed annoiati, ma tranquilli, stutonti ed il secondo dalla mirabolante cifra di 150 turbolenti giovani e meno giovani (149 in effetti: oggi uno ha abbandonato il corso). Nonostante tutto, comunque, non è andata male: 149 unni americani non sono più difficili da gestire di un centinaio di informatici napoletani; è giusto un po' più faticoso a causa della lingua. Ma il peggio deve ancora venire; immaginate lo sforzo di:

  • Raccogliere le presenze
  • Distribuire i compiti corretti e raccogliere quelli da correggere
  • Preparare e distribuire un programa dettagliato del corso, con tanto di politiche sui punteggi/ritardi nelle consegne/assenze/esami/compiti a casa e tuttu quello che vi può venire in mente
nonché di preparare, far fare, raccogliere, correggere e distribuire
  • Almeno 7 "in-class quiz",
  • 3 esami intracorso,
  • 1 esame finale.
Avete immaginato? Ora moltiplicate tutto per 150 e ditemi per quale motivo la gallina canta. Senza contare le tonnellate di burocrazia ancora da smaltire. Oltretutto con un numero così grande di studenti, si presentano tutti i tipi di eccezione:
  1. Uno studente che abbandona il corso (l'ho già detto, ma sono comunque carte da firmare)
  2. Uno studente disabile (non si capisce che tipo di handicap abbia, ma il dipartimento mi impone di agevolarlo; anche se la cosa pare si riduca a fargli usare la calcolatrice, dargli più tempo e tenerlo in un ambiente con poche distrazioni [?])
  3. Ciliegina sulla torta: mi è appena arrivata una mail dalla madre di una studentessa per annunciarmi una prolungata assenza della figlia a causa di... mononucleosi! (e a me? boh...)
A parte questo (!), più o meno tutto bene. Stasera vado a mangiare fuori: ho voglia di carne. MUHAHAHAHA!
Ehm, scusate. Sono stanco.
Stay tuned,
M

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