martedì 13 novembre 2007

Like a rolling stone.

Il mio computer non manca di segnalarmi che tra 34 giorni e 8 ore sarò di ritorno... Sono ancora in piena avventura texana, direte voi... E invece passata la boa della metà, gli eventi cominciano a precipitare furiosamente verso la fine, ed io rotolo come una pietra rotolante verso il mio ritorno a casa. Mancano solo 4 giorni di lezione (compreso oggi) alla fine dei corsi. Solo 4. Non avete idea del mare di cose che devo ancora spiegare. E loro che si lamentavano che andavo troppo veloce... Mtz. Ho lezioni da preparare accuratamente in modo da risparmiare il maggior tempo possibile, voti da registrare, esami da far fare, compiti da far correggere... In più la Social Security Card e la Carta di debito definitiva sono still missing. Domani si conclude la prima settimana di convivenza col fudo, e devo dire che il bilancio è nettamente positivo: non è particolarmente più loquace dei bruchi (né lo sono io, in fondo), ma ha argomenti molto più interessanti. Ed avere compagnia non mi dispiace affatto. Le giornate vanno avanti a base matematica, film, matematica, pasti, matematica e partite ad un simpatico gioco da tavolo comprato da poco. E matematica, anche. Le nuove presenza italo-australiane hanno portato a nuovi interessanti filoni di ricerca. Quelli vecchi languono, ma ci divertiamo. In settimana abbiamo un invito a cena dai landlord e sabato festa di compleanno di uno dei figli. Nove invitati a dormire. Ci sarà da stare svegli, mi sa. La produzione mi manda a dirvi che il filmato di Halloween è ancora in lavorazione, ma subirà nuovi ritardi. Nel frattempo trovate le foto, qui a destra come al solito.
La mia breve pausa è terminata: torno a rotolare.
Stay tuned,
M

8 commenti:

fudo ha detto...

Grazie, troppo buono. Anch'io valuto molto positivamente la settimana che va a concludersi.

Un altro abbraccio a tutti i distratti che si sono persi il mio primo commento texano. D'ora in poi i miei commenti hanno senso solo per voi (dato che passo 24 ore al giorno col vostro caro blogger).

nonsisamai ha detto...

sembra che te la stia passando benone qui in texas, he? :)

Valentina ha detto...

Cari ragazzi (Miki e...Fudo...Ale, ma che cavolo di nome è FUDO????),
come va? A quanto pare si lavora sodo in Texas...ma un locale divertente dove andare la sera? Una bella texana con cui sfoggiare la celeberrima ars amandi del maschio latino??? Insomma, divertitevi anche!!
xxx
Vale
Ps: anche voi è stata cancellata (definitivamente?) la posta su unina?

MiKo ha detto...

Cara V.,
Va bene. Un locale per divertirci? Perché no, un'oretta a di marcia e ci siamo... Una bella texana con cui etc. etc? All'univ non ci sono molte occasioni di parlare e qui a casa sto aspettando l'occasione. Ovvero sto aspettando di trovarne una per strada con cui attaccare bottone. Ovvero sto aspettando qualcuno per strada. Sto ancora aspettando.
Ci divertiamo come possiamo, ma la socialità non è il massimo. In ogni caso direi che "stiamo avendo un buon tempo", anche se non molto movimentato.
Baci anche a te,
M & F (A)
PS Sì, unina è crollato malamente, ma è in corso la procedura di "disaster recovery" in una settimana dovresti riavere indietro anche la posta vecchia. Forse.

MiKo ha detto...

@nonsisamai (ommamma come detesto questo nuovo modo di gestire i commenti di blogger...)
Non me la passo male, è la vita sociale che è quasi assente....
Grazie per la visita :)

enrico ha detto...

Certo che il texas non abbonda di vita (almeno in ere geologiche recenti ...). Comunque, qualcosa si fa anche li'.
Leggi quanto segue (da "La Stampa" di oggi).

Ha diviso l’America e anche la giuria il processo ad un ornitologo che ha ucciso un gatto. La giuria del tribunale di Galveston (Texas) non è riuscita a raggiungere un verdetto nel processo contro l’ornitologo James Stevenson (nella foto) accusato di avere ucciso con una carabina un gatto che minacciava alcuni uccelli in pericolo di estinzione.
In caso di condanna l'ornitologo dovrebbe scontare una pena di due anni di carcere e pagare un'ammenda di 10.000 dollari.

La vicenda ha diviso l’America: gli amanti dei gatti hanno definito l’imputato «un mostro diabolico», mentre gli ambientalisti e gli appassionati d’uccelli considerano Stevenson «un eroe».

Il processo ha già portato a cambiare la legge che in Texas protegge i gatti. La protezione, secondo le vecchie norme, era limitata infatti solo ai gatti che hanno un proprietario.

Il gatto ucciso da Stevenson viveva sotto un ponte e il processo era imperniato sul fatto se l’animale fosse o no un gatto randagio.
L’accusa, mostrando più volte ai dodici giurati le foto della vittima, ha cercato di dimostrare che il gatto, pur vivendo sotto un ponte, era curato e coccolato dal responsabile del pedaggio del ponte.

L’accusa ha mostrato alla giuria foto di recipienti per il cibo, di una cuccia e di giocattoli appesi ad un filo che l’operatore del pedaggio aveva collocato sotto il ponte scelto dal gatto come sua abitazione.

«Non era un gatto randagio. Era curato come il mio gatto a casa», ha ammesso Virginia Tinsley, uno degli otto giurati che ha votato per la condanna dell’ornitologo. Ma altri quattro giurati si sono schierati a favore dell’imputato. Lo stallo della giuria ha costretto il giudice ad annullare il processo.

nonsisamai ha detto...

ciao miko! ti ho citato nel mio ultimo post come esperto di casualita' e matematica :))


p.s. ho appena visto le foto, che belle! la prossima volta occhio l'opossum! dice che fanno finta di dormire e poi magari attaccano...

MiKo ha detto...

@nonsisamai Onoratissimo, grazie :)
Grazie anche per le informazioni sull'opossum, che comunque, povero lui, nel caso specifico era morto.

Attendo una buona lezione di opossumologia dal nostro lettore biologo di fiducia...